La chiesa di Santa Maria dei Lumi è la vecchia sede parrocchiale del paese e si trova di fronte all’ingresso del complesso dell’antico borgo.
La sua storia
La chiesa venne costruita tra il 1100 ed il 1200. Fu citata per la prima volta in un documento chiamato regesto di farfa, conservato nella biblioteca vaticana a Roma. Nel 1855 cadde in disuso, a causa delle sue dimensioni così ridotte e dell’aumento demografico della popolazione del territorio, quando venne costruita una nuova parrocchia dedicata all’Immacolata Concezione.
Chiesa Santa Maria dei Lumi
Per un breve periodo, dopo il 1870 venne abbandonata come luogo sacro ed utilizzata per altri tipi di mansioni; come seggio per le elezioni comunali, come deposito di grano, come lazzaretto per i malati, come sala per lotterie di beneficenza o come negozio di cooperative di consumo. Nel 1928 vennero promossi i lavori di restauro come testimonia la lapide posta nella contro-facciata. Nel febbraio del 1929 la chiesa fu riconsacrata e riprese la sua vita come luogo sacro. Durante il secolo scorso (1976-1984) grazie all’intervento della Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici del Lazio, si è scoperto anche che la chiesa è dotata di un grande campanile, risalente al XII secolo. Esso si trova all’interno di quella che può sembrare una normale torre di epoca rinascimentale, situata a circa 12 metri dalla chiesa.
Architettura
La chiesa di Santa Maria dei Lumi è stata completamente realizzata con blocchi di peperino e costruita su una pianta basilicale.
All’interno si può ammirare una copertura a capriate con pianelle in cotto, decorate con gigli alternati a rombi. La chiesa si presenta a tre navate suddivise in due file di colonne, collegate tra loro da archi a tutto sesto. Di fronte alla navata principale, l’abside dispone di una sopraelevazione rettangolare composta da alcuni gradini e da decorazioni moderne, sul fondo si apre una finestra quadrangolare coperta da un basso arco decorato. Nella penultima campata della navata destra si apre una piccola cappella a pianta quadrata, con un piccolo altare e con volta a crociera ribassata.
Vista della Chiesa sul retro
Si possono anche ammirare degli affreschi databili tra il XV ed il XVII secolo, come “il battesimo di Gesù” del XVI secolo situato in contro facciata. A destra del dipinto vi è un’acquasantiera scolpita nella pietra. Nella navata centrale si trova un altro dipinto, stavolta legato all’iconografia di Sant’Antonio Abate. Più avanti all’interno di una nicchia troviamo la “crocifissione”.
L’edificio, in origine era stato pensato a tre navate, ognuna terminante con un’abside, separate da file di quattro colonne per lato. La causa di tale cambiamento si attribuisce a motivi di spazio, infatti alla fine vennero utilizzate l’abside principale, la cappella laterale e delle ultime due campate verso l’abside.